In questo blog mi pongo l'intento di trattare brevemente la storia delle più importanti band e personaggi della musica rock (in genere) dagli anni '60 fino ad oggi, seguendo ovviamente anche un gusto personale.
Il blog si propone di essere una zona accessibile a tutti, più o meno appassionati a questo genere musicale, "intenditori" e non, nel tentativo di non essere troppo specifici per la noia di chi, magari per curiosità o magari per farmi un piacere, ci si accosta per la prima volta o, al contrario, troppo superficiali per chi invece spera di saperne un po' di più.
Saranno sicuramente ben accetti pareri, critiche, domande e quant'altro!
Tenterò inoltre, salvo cause di forza maggiore, di pubblicare con regolarità quella che sarà nel blog la "canzone del giorno".
Spero di aver catturato, almeno un minimo, il vostro interesse e la vostra curiosità... buon blog a tutti!!!

lunedì 24 maggio 2010

La canzone di oggi è la meravigliosa "Wind of change" degli Scorpions, grande band hard rock che nasce a fine degli anni Sessanta in Germania ed ancora in attività (una delle poche così "longeve"). La grande voce, dal timbro "sabbiato", di Klaus Meine, gli immortali ritornelli delle loro canzoni, la "forza" del loro rock sono i vari fattori che hanno portato al meritato successo di questo gruppo, con più di 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo (e quasi 50 album al loro attivo) e divenendo da sempre il simbolo del loro Paese, la Germania, in questo genere musicale. Altri capolavori, molto conosciuti, sono "Still loving you", "Rock you like a hurricane", che dal nome possono non suggerire molto, ma che ascoltandole capirete di averle in realtà sentite varie volte, in un locale o in qualche film magari: questa è la conferma del successo degli Scorpions, che hanno influenzato molte delle band degli anni successivi, regalando al rock degli evergreen assoluti.
Una curiosità: all'inizio degli anni Ottanta Klaus Meine ebbe gravi problemi alle corde vocali e gli fu suggerito dai medici di smettere di cantare per non perdere del tutto la voce; decise così di abbandonare la band, per non essere più di "impiccio" diciamo. Ma fu proprio grazie all'insistenza e all'amicizia degli altri componenti della band (oltre che alla sua grande forza di volontà) che egli decise di operarsi e tornare a cantare: la sua voce è, per quanto possibile, ancora più bella di prima. Un grande esempio di determinazione, coraggio e unione per tutte le rock band e per tutti in generale.

Ecco, concludendo, il link della canzone "Wind of change", in assoluto il singolo più venduto di tutti i tempi in Germania:


(altra curiosità: Fiorello ha realizzato di questo capolavoro una versione italiana, intitolata "Ridi")

domenica 16 maggio 2010

La canzone di oggi è dei Muse, una delle band che (meritatamente) oggi riscuotono maggior successo, grazie all'energia del loro rock elettronico e progressivo (così come viene definito), alla stravaganza dei temi trattati, come l'apocalisse per esempio, e soprattutto grazie alla straordinaria bravura del frontman Matthew Bellamy.
Il gruppo nasce nel 1992 e questo è uno dei loro più grandi successi, il primo singolo venduto, una bellissima canzone destinata già a diventare un evergreen del rock, "Time is running out".

Ecco il link del live allo stadio di Wembley, durante il concerto mozzafiato del 2007:

Assignment 8

Inizio questo post aprendo una parentesi sul discorso del professor Formiconi sui "contenuti". Via via che leggevo la sua pubblicazione mi convincevo sempre di più di quanto il pensiero del professore fosse in realtà simile a quanto detto da Kant sulla conoscenza sensibile. Non è per fare il "secchione", è in realtà una semplice reminiscenza dell'affascinante (e "devastante") studio della "Critica della Ragion pura" al liceo. =)
Nel corso della lettura sono poi incorso in una clamorosa coincidenza: il professore citava, per tutt'altri motivi, l'articolo di una studentessa proprio su questa opera di Kant... Qui mi sono convinto che allora avrei dovuto parlarne in tutti modi nel mio post! =)
Tornando all'analisi del filosofo, egli diceva infatti che il soggetto possiede due forme a priori per conoscere, lo spazio e il tempo. Io mi sono sempre immaginato queste "forme a priori" come una sorta di formine per i dolci o per la sabbia! Mi spiego meglio: le forme a priori sono proprie del soggetto, ognuno cioè ha le sue, mentre i dati del fenomeno da conoscere (la "sabbia" per intenderci) è per tutti quella. Ovviamente, però, la stessa "sabbia" ognuno la percepirà e conoscerà in base alla forma del proprio stampo, chi a stella, chi a cerchio, ecc ecc.
Riassumendo, l'oggetto (la "sabbia") è lo stesso; cambia il soggetto. Ma cambia, in realtà, anche l'oggetto, o meglio, la rappresentazione dell'oggetto, poichè appunto strettamente dipendente dalle forme a priori del soggetto. Penso sia questo che intende dire il professore nel suo post (http://iamarf.wordpress.com/2010/05/10/assignment-8-open-educational-resources-e-contenuti/#more-2167): non esiste un "contenuto", cioè quello che io ho indicato con la sabbia, buono per tutti! Il contenuto infatti, in realtà, è sempre il solito, ma dipende da come è "modellato" per far sì che il soggetto riesca più o meno ad apprenderlo: una sabbia a forma di stella aderirà meglio ad uno stampo con la forma uguale o simile rispetto, per esempio, ad uno di forma circolare. In questo senso è corretto, a mio parere, il giudizio del professore sul "contenuto": tutto dipende da come questo ci è proposto ed in questo senso ogni individuo può essere o no un buon comunicatore per un altro, indipendentemente, appunto, dal fatto che il primo sia uno stimatissimo professore od un semplice studente (vedi l'esempio del professore sul concetto di derivata). Dipende solo dal modo in cui la "sabbia" ci viene proposta, se più o meno simile al nostro "stampo", per dirla alla mia maniera, o "forme a priori" se preferite usare il linguaggio kantiano (e vi capirei). =) Ecco dunque, a mio parere, l'importanza delle Open Educational Resources: le molte possibilità e alternative che ci sono offerte per proporci il "contenuto"!
Detto questo, che ho reputato importante, mi rivolgo alla blogclasse per la mia ricerca. "Spulciando" infatti nella rete alla ricerca di qualche OER, come ho scritto nel post precedente, mi sono imbattutto nell'incapacià di trovare qualcosa di interessante che riguardasse l'embriologia. A lezione, infatti, per mia colpa, mi sono perso qualche passaggio importante sullo sviluppo embrionale ed avevo piacere di fare un po' di chiarezza. Ho trovato infatti solo cose del genere: http://www.sismpa.it/download/appunti/(Med%20-%20Ita%20-%20ISTOLOGIA)%20Sintesi%20-%20Embriologia.pdf, cioè, nello specifico, un testo anche interessante, ma che non fa al caso mio. Quello che sto cercando è infatti una sorta di corso, anche riassuntivo, sulle varie tappe dello sviluppo dell'embrione e dei suoi annessi.
Questo è quanto! Spero che la "forza moltiplicativa" della rete, in questo caso la blogclasse, mi sia di aiuto e, magari, che anche io lo sia, allo stesso modo, per gli altri. =)

Assignment 7

Prima di iniziare questo post relativo al settimo assignment mi volevo scusare con tutti i lettori del mio blog per averlo decisamente ed evidentemenete trascurato, per via di problematiche di vario genere che mi hanno impedito di curarlo in quest'ultimo periodo.

L'assigment 7 sulle Open Educational Resources è, a mio parere, il più interessante per la pragmaticità dell'uso che ne possiamo fare. Dopo molte riflessioni (e svariate ricerche su lezioni univeriarie per noi utili) ho deciso che la mia ricerca e, quindi, il mio post si sarebbero focalizzati su un ambito molto attinente al tema del blog e che, da appassionato chitarrista, sento molto vicino: lezioni di chitarra.
A dir la verità, prima di iniziare con le mie ricerche, ero molto diffidente perchè sono convinto dell'importanza di un rapporto "tet a tet" (non penso si scriva così: diciamo che l'ho volutamente "italianizzato" per non cadere in imbarazzo) tra allievo e maestro per imparare a suonare uno strumento musicale. A mio modo di vedere, è utile avere una continua supervisione dell'insegnante, che ti ferma immediatamente nel caso di un errore, che altrimenti, se reiterato, è poi difficile da eliminare, soprattutto in un primo approccio con lo strumento.
Tuttavia è innegabile la professionalità e l'efficienza con cui sono state realizzate alcune delle lezioni che ho trovato in rete, molte (ovviamente) in inglese. Questa sorta di corsi gratuiti on line possono costituire davvero un' "ancora di salvataggio" per molti degli interessati ad imparare qualcosa sulla musica e sullo strumento scelto, in questo caso la chitarra. Mi spiego meglio: non tutti sono in grado di sostenere economicamente il costo di lezioni private o di gruppo (che per esperienza vi sconsiglio: non puoi essere considerato adeguatamente per forza di cose e tanto vale imparare da soli, magari con un bel libro, come il "Bona" per esempio) o, a maggior ragione, frequentare il Conservatorio, che tra l'altro implica una scelta molto importante e perciò una determinazione anche molto grande.
Ritornando al "succo" del discorso, ho trovato due siti molto interessanti:
- Il primo è per chi già sa suonare un po' e ne vuol sapere qualcosa di più riguardo a scale (pentatoniche, lidia, misolidia, ecc.) e a tutti i vari approfondimenti, fondamentali per accrescere la cultura musicale, in modo da essere realmente consapevoli di cosa si va a suonare e in grado perciò di avvicinarsi anche ai mondi della composizione e dell'improvvisazione.
Ecco il link del blog di un certo Marco Buracchi, un musicista prepearato che ha deciso di dare lezioni di questo genere in rete:
http://www.marcoburacchi.it/blog/

-Il secondo è invece il "Manuale di chitarra" di Massimo Varini, con varie lezioni che potete trovare facilmente su youtube. Molto interessante perchè diretto a tutti coloro che sono alle prime armi, con lezioni di base su accordatura, impugnatura dello strumento, ecc. Veramente molto comprensibile, anche perchè ripete più volte le cose importanti e, a mio parere, sapendo anche sottolineare con bravura gli aspetti più importanti. Poi, almeno per quanto mi riguarda, "repetita iuvant" sempre! =)

Vi riporto infine un ultimo sito che ho trovato, molto completo e veramente ben fatto, però un po' più scarso di materiale multimediale (video, ecc.):
http://www.corsodichitarra.it/