Inizio questo post aprendo una parentesi sul discorso del professor Formiconi sui "contenuti". Via via che leggevo la sua pubblicazione mi convincevo sempre di più di quanto il pensiero del professore fosse in realtà simile a quanto detto da Kant sulla conoscenza sensibile. Non è per fare il "secchione", è in realtà una semplice reminiscenza dell'affascinante (e "devastante") studio della "Critica della Ragion pura" al liceo. =)
Nel corso della lettura sono poi incorso in una clamorosa coincidenza: il professore citava, per tutt'altri motivi, l'articolo di una studentessa proprio su questa opera di Kant... Qui mi sono convinto che allora avrei dovuto parlarne in tutti modi nel mio post! =)
Tornando all'analisi del filosofo, egli diceva infatti che il soggetto possiede due forme a priori per conoscere, lo spazio e il tempo. Io mi sono sempre immaginato queste "forme a priori" come una sorta di formine per i dolci o per la sabbia! Mi spiego meglio: le forme a priori sono proprie del soggetto, ognuno cioè ha le sue, mentre i dati del fenomeno da conoscere (la "sabbia" per intenderci) è per tutti quella. Ovviamente, però, la stessa "sabbia" ognuno la percepirà e conoscerà in base alla forma del proprio stampo, chi a stella, chi a cerchio, ecc ecc.
Riassumendo, l'oggetto (la "sabbia") è lo stesso; cambia il soggetto. Ma cambia, in realtà, anche l'oggetto, o meglio, la rappresentazione dell'oggetto, poichè appunto strettamente dipendente dalle forme a priori del soggetto. Penso sia questo che intende dire il professore nel suo post (http://iamarf.wordpress.com/2010/05/10/assignment-8-open-educational-resources-e-contenuti/#more-2167): non esiste un "contenuto", cioè quello che io ho indicato con la sabbia, buono per tutti! Il contenuto infatti, in realtà, è sempre il solito, ma dipende da come è "modellato" per far sì che il soggetto riesca più o meno ad apprenderlo: una sabbia a forma di stella aderirà meglio ad uno stampo con la forma uguale o simile rispetto, per esempio, ad uno di forma circolare. In questo senso è corretto, a mio parere, il giudizio del professore sul "contenuto": tutto dipende da come questo ci è proposto ed in questo senso ogni individuo può essere o no un buon comunicatore per un altro, indipendentemente, appunto, dal fatto che il primo sia uno stimatissimo professore od un semplice studente (vedi l'esempio del professore sul concetto di derivata). Dipende solo dal modo in cui la "sabbia" ci viene proposta, se più o meno simile al nostro "stampo", per dirla alla mia maniera, o "forme a priori" se preferite usare il linguaggio kantiano (e vi capirei). =) Ecco dunque, a mio parere, l'importanza delle Open Educational Resources: le molte possibilità e alternative che ci sono offerte per proporci il "contenuto"!
Detto questo, che ho reputato importante, mi rivolgo alla blogclasse per la mia ricerca. "Spulciando" infatti nella rete alla ricerca di qualche OER, come ho scritto nel post precedente, mi sono imbattutto nell'incapacià di trovare qualcosa di interessante che riguardasse l'embriologia. A lezione, infatti, per mia colpa, mi sono perso qualche passaggio importante sullo sviluppo embrionale ed avevo piacere di fare un po' di chiarezza. Ho trovato infatti solo cose del genere: http://www.sismpa.it/download/appunti/(Med%20-%20Ita%20-%20ISTOLOGIA)%20Sintesi%20-%20Embriologia.pdf, cioè, nello specifico, un testo anche interessante, ma che non fa al caso mio. Quello che sto cercando è infatti una sorta di corso, anche riassuntivo, sulle varie tappe dello sviluppo dell'embrione e dei suoi annessi.
Questo è quanto! Spero che la "forza moltiplicativa" della rete, in questo caso la blogclasse, mi sia di aiuto e, magari, che anche io lo sia, allo stesso modo, per gli altri. =)
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